Scrittore Sumero: in Italia manca l’acqua, in Europa le idee
È da qualche settimana che non esprimo le mie riflessioni su Lazio Sociale e non perché sia inaridito per la curiosa mancanza d’acqua, perché ho osservato i segni dell’Europa. Ho fatto fatica, infatti non li ho trovati. Eppure come cercatore di piste sono dotato della bussola dell’ottimismo. Intanto l’acqua manca veramente in una Penisola ricca di fonti e falde. Era scontata la doccia al rientro dal mare al tramonto oppure prima di uscire la sera, ora non è così. Priorità delle Amministrazioni è la questione idrica. Non giochiamo sull’acqua, è uno dei motivi di sopravvivenza. La sopravvivenza apre scenari che neanche l’odio riesce a produrre. Chi si vende o si è venduto l’acqua, anche per mala amministrazione, è peggiore del corrotto. L’acqua è vita. Noi per natura geofisica non possiamo avere carenza di acqua. Anni poco piovosi in passato ci sono stati. Dobbiamo imparare a non sprecare, ma ora è un alibi. Mentre in Italia manca l’acqua negli Stati Uniti manca il decoro istituzionale: il loro Presidente confida agli amici del Golf Club che la Casa Bianca è una catapecchia. In Corea del Nord è scattata una catena di solidarietà. Trump impegnatissimo al Golf Club pone la questione di una dimora presidenziale inadeguata al suo rango e chi risponde? La figlia di un precedente Presidente e di un precedente Segretario di Stato. Sono gli Stati Uniti d’America o il condominio di paese?
Non dimentichiamo che ultimamente anche un padre e un figlio hanno fatto il Presidente degli Usa. Quante famiglie vivono negli Stati Uniti? Capisco perché Putin ha rimandato al mittente 750 diplomatici statunitensi. Un poco di rimpatri per ripopolare gli Usa. In Italia c’è un ruolo istituzionale che invece consuma il o la malcapitata: Il Presidente della Camera. Casini, Bertinotti e Fini ne sanno qualcosa. Chi si siede lì cerca di uscire dalla politica. È un auspicio?
Da Iotti Nilde alla Boldrini Laura, certo che la sinistra è cambiata. All’inizio di questa riflessione cercavo l’Europa.Oggi avrebbe un vuoto per emergere eppure non lo vede,non lo colma.
L’Europa è chiamata a dare una guida al Mondo, ma non se ne accorge. Mosca oggi fa gli interessi dell’ Europa, perché è più europea di quella occidentale e noi assecondiamo le sanzioni? Ricordo quando l’Italia assecondò i bombardamenti sulla Serbia. Incredibile autolesionismo. Sappiamo come è andata, ce ne siamo pentiti. L’Europa è unita dalle magnifiche differenze tra i popoli europei, ancora emerge la cultura della differenza, quella che in ogni riflessione sto esprimendo come elemento culturale che possa cambiare in una evoluzione positiva la società e l’economia. Ci siamo costruiti una piattaforma di omologazione formale europea che non corrisponde all’essere europeo. Siamo partiti dalle norme dei regolamenti, senza animare i valori e le tradizioni popolari. Oggi paghiamo questo, una Europa in posologia, mentre abbiamo la necessità di leggere il Continente dei romanzi, quello dei saggi, quello delle poesie. Il Continente che sa andare in Africa e portare lì la carità, come sostiene la Cei, oggi una delle poche Istituzioni che parla ad una Comunità e non a dei consumatori. La Comunità la scopri vera quando non lascia indietro i più fragili, ma anche i più giovani, lì fa sentire donne e uomini del futuro, animando il trasporto della identità nel tempo: trado, tradizione.
La tradizione popolare è il testo da leggere per costruire il futuro e solo la comunità può trasportarne il peso con efficacia ed orgoglio. Comunità viene da munus, in latino, che ha il doppio significato di dono ed obbligo. Il dono del passato per l’obbligo del futuro. Quell’acqua che manca dai rubinetti dell’Italia europea all’improvviso arriverà con le provvide piogge, piogge provvidenziali, e allora godiamoci una doccia fredda per svegliare la nostra appartenenza, la nostra identità, perché l’acqua, la speranza nel futuro non manchi. Sarà patrimonio inalienabile nostro per investire nel futuro, prossima tappa per guardare l’alba dalle sponde del Mediterraneo, per sognare nel tramonto da quelle dell’ Atlantico.
Scrittore Sumero