CODICE DEL TERZO SETTORE

Il Consiglio dei ministri ha pubblicato, sul Supplemento n. 43 alla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 2 luglio 2017, il Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 con il Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106, un provvedimento che prevede diverse novità per le Organizzazioni del Terzo settore.

“Abbiamo fatto un’opera di riordino della copiosa legislazione esistente, ma anche introdotto novità importanti – dichiara Luigi Bobba – riconoscendo per la prima volta la normativa per gli “Enti del Terzo Settore” (ETS). Se dovessi riassumere con alcune parole chiave questo provvedimento non avrei dubbi: trasparenza, autonomia, solidarietà, cittadinanza partecipata e impresa sociale. Dopo circa tre anni di lavoro, siamo alla conclusione di un percorso, ma anche all’avvio di una nuova fase. L’applicazione della riforma è una pagina ancora tutta da scrivere e tutti, associazioni, enti, istituzioni, imprese, investitori sociali e anche singoli cittadini saranno i protagonisti di questa nuova sfida”.

“La pubblicazione in Gazzetta del Codice del Terzo Settore porta a termine una delle riforme più importanti di questa legislatura. Si apre una nuova stagione di collaborazione tra il no profit, le amministrazioni pubbliche e le imprese”. E’ il commento del deputato del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali. Nei fatti si chiude un cammino iniziato tre anni fa col governo Renzi. Subentra una normativa più chiara, che delinea ambiti precisi per tutti coloro che sono impegnati nel Terzo Settore- continua Patriarca- Si tratta di strumenti che garantiscono i cittadini e la stragrande maggioranza di soggetti sani che operano in quest’ambito”.

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