VALORI COME VOLANO – workshop di FareRete BeneComune Onlus: 6 e 7 ottobre 2017
VALORI COME VOLANO
Il ruolo che le associazioni civili possono e devono avere nello sviluppo sostenibile della società
1° workshop di FareRete BeneComune Onlus
Venerdì 6 e Sabato 7 ottobre 2017
Regione Lazio – Sala Tevere – Via Cristoforo Colombo 212 Roma (da confermare)
L’evento si articolerà in due sessioni:
• la prima sarà incentrata sull’analisi della situazione attuale in sanità, sull’identificazione delle principali tematiche che verranno affrontate dai gruppi di lavoro e sulla costituzione dei gruppi di lavoro stessi che svilupperanno proposte per il sostegno dei processi di innovazione in sanità;
• la seconda giornata sarà impegnata nella discussione delle proposte elaborate dai gruppi di lavoro e dall’identificazione delle criticità inerenti alla loro attuazione.
All’evento, di cui a breve sarà pubblicato il programma, parteciperà LAZIO SOCIALE
Progetto Valori come Volano: Il ruolo che le associazioni civili possono e devono avere nello sviluppo sostenibile della società.
Co-progettare è un modo diverso, nuovo, di produrre conoscenza e proprio per questo motivo vale la pena intraprendere dei percorsi che vedano coinvolti fin dal principio tutti gli stakeholder, compresi quanti rappresentano il bisogno rispetto a un determinato problema.
In estrema sintesi è questo il punto di forza del progetto FareRete; l’aver creato le condizioni necessarie affinché un gruppo di persone con competenze ed esperienze estremamente diverse, pur comunque afferenti allo stesso tema, potessero lavorare con un obiettivo comune: progettare soluzioni tecnologiche utili al benessere di persone in contesti diversi.
Per creare tali condizioni è stato indispensabile fornire ai gruppi degli strumenti specifici: di progettazione e comunicazione, di facilitazione e di rafforzamento delle idee prodotte.
Tali strumenti sono stati analizzati nel secondo incontro del 14 giugno u.s., svoltosi con la presenza di 13 Associazioni, 4 professionisti e un rappresentante del VII Municipio.
I lavori della seconda parte sono stati introdotti da Stefania Aristei quale coordinatore del progetto insieme a Massimo Picari e Rosapia Farese Team Progetto di FareRete che hanno ripercorso le tappe principali di FareRete, e hanno visto confrontarsi i PL partecipanti ai tavoli di lavoro del progetto.
A proposito della comunicazione sia di Stefania Aristei , coordinatore e responsabile progetti FareRete e che ha strutturato gli strumenti a disposizione, sia Massimo Picari , per una nuova autonomia del progetto FareRete, convengono nell’affermare che l’obiettivo è stato quello di costruire modalità per condividere conoscenza, ma il lavoro di fatto è stato molto altro.
Dovremmo poter condividere nei nostri siti privati o associativi e nelle pagine social le piattaforme di condivisione dei contenuti, i report sui singoli incontri sono stati fondamentali per garantire la partecipazione di tutti e gettare le basi per la costruzione di un linguaggio comune.
Ma il percorso strutturato è molto più di questo: creare uno spazio per la condivisione delle conoscenze e forse financo un’atmosfera empatica adatta ha permesso di trattare in maniera nuova e approfondi temi delicati e spesso taciuti legati ai bisogni dei cittadini e delle persone con patologie e disabilità; questo può consentire a tutti di riposizionarsi reciprocamente, di cambiare punto di vista, di produrre idee in maniera nuova.
Naturalmente questo percorso non sarebbe stato possibile se il lavoro dei gruppi non fosse stato facilitato. I facilitatori dovranno presidiare, per i gruppi di lavoro, tempi, temi di lavoro e contenuti, in stretta sinergia con le indicazioni e il mandato espresso dal Team di FareRete
I coordinatori dei tavoli di lavoro, permettono la facilitazione di avviare un “processo generativo partecipato di influenzamento reciproco di idee e paradigmi, creando condizioni facilitanti in un contesto non facilitante”. Infatti le condizioni date – tempi, ambizione del progetto / argomenti, modalità di creazione dei gruppi – possono determinare difficoltà e inciampi, nonostante i quali gli obiettivi sono raggiunti.
I gruppi infatti, al termine del terzo incontro che si terrà il 6 settembre, devono arrivare alla definizione dei concept, e dei rappresentanti dei tavoli di lavoro, per arrivare ad un coordinamento della fase successiva, quella di rafforzamento e inizio attività del 6-7 ottobre p.v.
E’ necessario mettere a sistema le competenze, arrivando alla generazione di idee e concept.
Un percorso quindi, a detta di chi l’ha delineato e di chi l’ha vissuto, che ha permesso di strutturare un processo creativo di conoscenza di assoluto interesse, pur nella consapevolezza di alcuni nodi critici: innanzitutto la questione dei tempi e non secondariamente l’incertezza di alcuni aspetti normativi del percorso processuale. D’altra parte il valore aggiunto rispetto ad un processo di progetti tradizionale sembra essere dirompente: è generativo di conoscenza in maniera altra e nuova.
Mettere a disposizione le proprie competenze in un ambito co-progettuale attiva un moltiplicatore di conoscenza, e il risultato non è la somma di due fattori, ma molto di più, perché l’ecosistema che si viene a creare è creativo e generatore di conoscenza.
Un processo di grande interesse quindi, da seguire anche nelle tappe future.
FareRete come leva per avvicinare il mondo delle associazioni con gli stakeholder, I cittadini le istituzioni In attesa di poter vedere i prototipi realizzati, al momento il risultato più rilevante del progetto FareRete è l’aver creato una comunità di una settantina di persone, provenienti da oltre trenta organizzazioni che hanno attivato un percorso di condivisione della conoscenza, avviando forme di dialogo fino ad ora non sperimentate.
Pia Farese
Vice Presidente FareRete