Acli Terra: “Anno nazionale del cibo italiano diventi vetrina per terra pontina”

Uno sportello di informazione e di promozione gratuita per tutti quegli agricoltori, allevatori, operatori della itticoltura e della ristorazione che volessero diffondere le proprie pratiche e attività innovative e originali in rete e in collaborazione con altri. Questo il progetto approntato in poco meno di 24 ore da Acli Terra Latina all’annuncio del ministro della Cultura Dario Franceschini sul 2018 come “anno nazionale del cibo italiano”

Il progetto, denominato “Espressionepontina2018” sarà guidato dal coordinatore tecnico Agostino Mastrogiacomo, chef internazionale e presidente di Alba, associazione allevatori bufalini delle province laziali.

“Quella offerta dal ministero è una grande occasione per dare visibilità ai propri territori – afferma Tavoletta – occorre coglierla. Mettiamo a disposizione la nostra organizzazione per collegare a tale manifestazione gli operatori locali che intendano fare rete con gli altri imprenditori. L’obbiettivo è quello di condividere, caratteristica identitaria di una comunità. Tale concetto è fondamentale per rispettare l’unicità della identificazione d’origine e la sostenibilità ambientale e salutare. Per ribadire l’importanza di tali concetti ricordiamo come sia cresciuta del 7% la vendita dei prodotti agricoli confezionati e come, dati  Nielsen, in un anno il 9% in più delle famiglie italiane abbia deciso di acquistare prodotti naturali”.

“Secondo dati Firab – gli fa eco Agostino Mastrogiacomo – il valore complessivo dell’economia del biologico vale 4,9 miliardi di euro e ha visto un incremento del 19% della diffusione di prodotti biologici locali grazie ai canali della grande distribuzione. Secondo una ricerca di Food Travel Monitor un turista su due si muove anche per scelte alimentari e l’Italia è uno dei 5 Paesi che sta cambiando il Mondo tramite le proprie scelte alimentari. Siamo il primo paese al mondo per riduzione di CO2 durante la produzione agricola, con una diminuzione del 34% secondo la fondazione Barilla. Tutti questi dati possono incoraggiare la nostra provincia che ha prodotti attrattivi per i potenziali turisti, ma che ha anche una grande necessità di ridurre le fonti di inquinamento”.

“I ristoratori e gli operatori del mondo rurale trovano sin da subito in Acli Terra un alleato per promuovere le proprie esperienze e i propri prodotti. L’abbinamento produttore-ristoratore sarà un valore che verrà proiettato nelle manifestazioni del prossimo anno” ha concluso Nicola Tavoletta.  

 

 

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