Sempre più turisti verso le isole pontine

Sono sempre più apprezzate le isole pontine. Questo il dato che emerge dagli operatori portuali che hanno registrato un aumento nel primo semestre 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, del 17,32% con i passeggeri verso le isole pontine che sono passati da 144 mila unità a 170 mila.

“Un buon dato che evidenzia una potenzialità da sfruttare – è stato il primo commento di Maurizio Scarsella, presidente delle Acli provinciali di Latina – Ora occorre riflettere per creare ricadute positive anche sulle comunità che ospitano i porti d’imbarco. La capacità dei vettori, della Regione e dei Comuni isolani dovrebbe essere accolta dai Comuni costieri”.

“Le Acli propongono alle amministrazioni comunali di iniziare a incrociare i dati numerici tra i biglietti dei vettori dei non residenti e le presenze dei soggiorni turistici – suggerisce il direttore provinciale Nicola Tavoletta – cercando di stilare una statistica. La soluzione poi proposta dalle Acli provinciali di Latina è quella di convenzionare le strutture di ospitalità sulla costa proponendo sconti per chi acquista i biglietti per dirigersi sulle isole. La maggior parte dei trentamila viaggiatori in più sono sicuramente turisti. Ma siamo sicuri che abbiano visitato le città costiere che pure molto offrono?”

Un invito, quello delle Acli, che come sempre si trasforma anche in proposta con l’associazione che si dice pronta, attraverso la propria struttura progettuale, a sostenere una strategia di rete condivisa per potenziare l’offerta turistica dei comprensori portuali.

Le Acli provinciali di continuano infine a evidenziare la questione della logistica. “Se il trasporto marittimo sta raggiungendo risultati importanti, le carenze sono su quello terrestre, dove per qualità della vita e sicurezza sono necessarie soluzioni, anche di ordinaria amministrazione – sostengono all’unisono Nicola Tavoletta e Maurizio Scarsella-. È sufficiente vedere la condizione delle maggiori strade di accesso alle città pontine. Occorre trovare fondi per la manutenzione”.

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