Il Sindaco De Angelis sul caso Sep: “Abbiamo le mani legate”

“Non vogliamo la chiusura di alcuna azienda ma pretendiamo che i nostri concittadini vivano sereni”. E’ un ragionamento a tutto tondo quello che il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis, fa sul caso Sep a Pontinia, dopo l’incontro tenutosi in prefettura mercoledì 5 luglio con gli altri sindaci che da anni, ciclicamente, vedono i propri concittadini convivere con i miasmi provenienti dal sito di compostaggio.

“La regola vuole che da certi siti non provengano odori nauseanti. In quell’impianto ciclicamente questo avviene. E’ triste dover formulare delle diffide, ci dovrebbero essere delle regole non scritte per cui un’azienda dovrebbe operare secondo legge. Noi siamo a favore di chiunque voglia investire sui nostri territori ma questo non può essere a discapito dell’ambiente e dei cittadini”.

Il sindaco appare anche conscio della difficoltà di effettuazione di quei controlli che gli stessi primo cittadini chiedono: “Da anni i comitati e noi stessi invochiamo i controlli che su quell’impianto vengono anche fatti. Il problema è che qui non si stanno ricercando una falda o un terreno inquinato. Qui si deve valutare che sostanza viene dispersa nell’aria, perché questo accade, in che quantità e quanto sia dannoso. Servirebbe probabilmente un monitoraggio continuo unito a macchinari particolari. Una cosa è certa, va trovata una soluzione. Noi sindaci purtroppo abbiamo le mani legate. Emettere un’ordinanza di chiusura è anche semplice ma se poi si scopre che l’azienda è in regola? Il sindaco si prende una denuncia ma poi rischiano di rimetterci anche i cittadini in caso di ricorsi  ed eventuali condanne”.

A preoccupare è anche lo stato del ciclo dei rifiuti in provincia: “Sep, dopo la decisione della Regione di bloccare il conferimento in Rida Ambiente, a cui anche noi ci rifornivamo, è divenuto l’unico impianto dove sversare, siamo sostanzialmente obbligati. Anche la scelta di Rida è stata secondo me affrettata. Noi abbiamo sempre conferito lì perché abbiamo constatato con mano come quell’impianto non creava problemi di odori come quelli di Sep ma dalla Regione ci è arrivata una comunicazione di venerdì pomeriggio, in piena estate, che ci ha fatto stare in allarme per alcuni giorni. C’è stata una fretta che io non mi spiego e una gestione credo poco professionale di quella che poi si è trasformata in un’emergenza”.

Luce de Andrè

 

 

 

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