San Giovanni decollato, come la politica di oggi
Celebriamo il 24 giugno San Giovanni Battista. L’unica apparizione di San Giovanni nella storia si narra fosse avvenuta proprio qui vicino, in provincia di Frosinone a Pontecorvo.
Un contadino arrabbiato e stanco dalla fatica dei campi ascoltò la tentazione del diavolo che gli disse che se avesse attraversato il Liri avrebbe ottenuto una borsa carica di oro.Il contadino credulone celebrò il suo vaffa… e iniziò a guadare il fiume, giunto a metà, fu risucchiato dall’acqua. San Giovanni apparve e lo salvò. San Giovanni che era stato decollato, decapitato. San Giovanni che oltre a essere un Santo è però anche un film degli anni trenta del grande Totò. Latina nasceva, Totò ci regalava la natura umana.
Buon onomastico a tutti quelli che si chiamano Giovanni. In bocca al lupo per tutti i contadini che sanno fare il loro mestiere con fatica e soddisfazione, trovando gioia nella gratitudine dell’altro, anche solo quando lo stesso contadino estirpa quella gramigna che infesta i cortili.
San Giovanni è anche la piazza della politica a Roma, quella del Grande PCI, ma anche quella del milione di persone del rinnovato centrodestra degli anni novanta e quella dei sindacati. E’ stata per un bagliore anche quella dei contadini di Pontecorvo.
Però San Giovanni ci ricorda i magnifici comizi che costruivano la politica, che facevano brillare l’entusiasmo, che galvanizzavano le passioni dei militanti delle idee. San Giovanni è protettore di tante “categorie”, soprattutto delle persone decapitate dai boia.
Anche Tommaso Moro fu decapitato da un boia e non perse il buon umore, dicendo che almeno la sua barba andava salvata perché non aveva tradito il Re.Tommaso Moro sosteneva la teoria del buon umore, Santo patrono dei politici. Oggi che politici non ce ne sono quasi più dovremmo pensare a ricostruire la politica per riamministrare le nostre città, oggi decapitate. Critichiamo quanto vogliamo la politica di ieri, ma non viviamo del nulla di oggi.
A Latina viene esaltato come successo il progetto finanziato della ZTL, merito della precedente Amministrazione, sarà un modo affettuoso per comunicare che quasi tutti qualche ragione o merito l’hanno? Latina ha visto sfilare gli Alpini, i Bersaglieri, domani l’orgoglio Gay. Tutti sono degni di questa comunità, tutti sono orgoglio. Latina è la città dell’integrazione e l’ha dimostrato da quando i veneti vennero a costruirla nel 1932, alleandosi nei decenni con le numerose migrazioni accolte. Se viene cambiato un nome non succede nulla a Latina, la città stessa ha cambiato il suo nome, l’identità rimane sempre.
Un appello, lasciateli fare: non ragionam di loro, ma guarda e passa… L’identità non ha nome, ma l’anima.
Scrittore Sumero