Mons. Angelo De Donatis è il nuovo Vicario della Diocesi di Roma. Gli auguri di Lazio Sociale

E’ Mons. Angelo De Donatis, il nuovo Vicario della Diocesi di Roma.

Parroco di San Marco evangelista al Campidoglio, Mons. De Donatis è un “prete romano fin nel midollo”, come lo ha definito il cardinale vicario Agostino Vallini.

De Donatis entrerà in carica il 29 giugno 2017, solennità dei Santi Pietro e Paolo, e fino a quel giorno Vallini resterà in carica “per supportarlo e passargli il testimone”, come ha dichiarato subito dopo l’annuncio.

Uomo  “di preghiera e di profonda spiritualità”, nella quaresima del 2014 fu scelto dal Santo Padre come predicatore per gli Esercizi Spirituali della Curia Romana. Il 14 settembre 2015 venne in seguito nominato Vescovo Ausiliare di Roma, con la sede titolare di Mottola. Nel suo primo saluto, in quell’occasione, De Donatis espresse “sorpresa e timore di fronte alla grande chiamata del Signore”, e “gratitudine alla Chiesa di Roma alla quale devo tutto”.

Il Papa durante la sua ordinazione gli dedicò una calorosa omelia: “Annunzia la Parola in ogni occasione opportuna e alle volte non opportuna, ammonisci, rimprovera, ma sempre con dolcezza; esorta con ogni magnanimità e dottrina. Le tue parole siano semplici, che tutti capiscano, che non siano lunghe omelie”, gli disse il Santo Padre. E ascolta “volentieri e con pazienza” i poveri e gli indifesi, “per il Regno di Dio si fa così!”. Aggiungendo: “Ti chiedo, come fratello, di essere misericordioso. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di tanta misericordia”.

«So che mi è chiesto (ancora di più) di essere padre. Chiedo a Dio il dono di esserlo sempre, di esserlo con tutti. Il mio servizio sarà annunciare la Misericordia di Dio, con la parola e con la vita», ha detto Mons.De Donatis nel suo discorso di saluto al clero della diocesi, subito dopo l’annuncio della nomina fatto in Laterano dal cardinale Agostino Vallini. «Chiedo al Signore di ascoltare sempre… Sono chiamato in particolare a custodire e promuovere la comunione ecclesiale – ha proseguito -. Questa comunione è il frutto più bello della misericordia. Possiamo riscoprirci figli amati da sempre da Dio, fratelli che hanno in comune l’esperienza della debolezza e della Grazia. Siamo e saremo sempre dei misericordiati! È questa la sorgente della nostra gioia, della dolce gioia di stare insieme e di evangelizzare!».

«In questi anni, dal mio punto di osservazione, che è quello di chi ha accompagnato nel cammino tanti fratelli, soprattutto preti, ho avuto la possibilità di contemplare i grandi miracoli di cui è capace la Grazia. Il Signore è fedele e agisce! Per questo possiamo non perdere la speranza, possiamo sempre avere la fiducia di ritrovarci tra le braccia del Padre, accanto a Cristo, a Maria e a tutti i nostri fratelli», ha detto l’ormai ex ausiliare di Roma per il clero. «Guidati dal nostro vescovo, papa Francesco, stretti intorno a lui, seguiamo il Signore. Egli ci inviterà ancora una volta a prendere il largo, a farci vicini, amici e solidali con tutti gli abitanti di questa città di Roma», ha aggiunto. De Donatis ha anche raccontato: «Un biglietto che recentemente ho ricevuto, esattamente per la Pasqua di quest’anno, mi ricordava che per un vescovo due sono le cose da tenere bene a mente: l’autorevolezza consiste nell’amore, la forza di persuasione nel martirio». «Sono convinto che ci custodirà la preghiera del cardinale Vallini, espressione della sua paternità, del suo aiuto e della sua disponibilità, la preghiera del Papa emerito Benedetto XVI e del cardinale Camillo Ruini – ha continuato -. Chiedo fin d’ora la preghiera di tutti voi. Chiedo dal cielo la preghiera d’intercessione di tutti quei vescovi, preti, consacrate e laici che hanno reso bella la vita della nostra diocesi. E non posso non sentire in questo momento dal cielo tutta la benedizione di san Giovanni Paolo II, che ho avuto tante volte la gioia di incontrare da vicino, e anche la paternità, l’amicizia e l’affetto del cardinale Ugo Poletti che mi ha accompagnato per tanti anni e del quale ho detto spesso una frase che mi ripeteva: Angelo, ricordati che la diocesi, la nostra diocesi, non è una macchina da far camminare ma una famiglia da amare!”».

Infine ha concluso: «Chiedo in particolare la protezione di Maria, Salus Populi Romani, Madre della Fiducia, Madre della Perseveranza, dei Santi Pietro e Paolo, non a caso ci sarà il passaggio in questa festa, e naturalmente di san Filippo Neri. Lunedì scorso il Papa ci ha detto alla Cei che noi vescovi siamo tutti un po’ bravi e un po’ stupidi! Chiedo fin da adesso perdono per la mia stupidità. Assicuro a tutti la mia preghiera». De Donatis, che con la nomina a nuovo vicario di Roma è stato anche elevato dal Papa alla dignità di arcivescovo, ha quindi chiuso il suo intervento invitando tutti i presenti a recitare insieme a lui una preghiera mariana scritta da don Andrea Santoro, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Roma ucciso nel 2006 in Turchia.

“Lazio Sociale esprime riconoscenza al Card. Augusto Vallini, per il suo impegno a servizio della Chiesa,  e le più vive congratulazioni e auguri a Mons. Angelo De Donatis nominato dal Santo Padre come nuovo Vicario per la Diocesi di Romadichiara Alessandra Bonifazi, Presidente di Lazio Sociale –  Sono convinta che le sue qualità umane e pastorali saranno di aiuto per la città di Roma che, con le sue fragilità e povertà, ha bisogno dell’abbraccio misericordioso della Chiesa”.

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