Mamma Roma e i suoi figli migliori: la storia del quartiere con l’associazione SGUARDOINGIRO
Una nuova intervista a una delle Associazioni che stanno partecipando al premio ROMA Best Practices Awards 2017, “Mamma Roma e i suoi figli migliori”.
E’ la volta di “Sguardoingiro” della quale abbiamo parlato con la presidente Cinzia Paolino.
1) Di cosa si occupa e quali sono gli obiettivi dell’Associazione Sguardoingiro ?
SGUARDOINGIRO nasce a Roma nel 2010 dall’ incontro di professionisti del mondo della comunicazione. I suoi operatori nel corso degli anni hanno promosso progetti multimediali e culturali presso scuole, centri per ragazzi e per adulti. Gli studenti di numerose istituti sono stati coinvolti in laboratori di fotografia e video. Sono stati realizzati anche numerosi progetti su temi di interesse sociale, ambientale, memoria storica e incontro fra culture, in collaborazione e sinergia con figure professionali specifiche, con altre associazioni, istituti scolastici, enti locali e nazionali.
Uno tra gli obiettivi principali della nostra associazione è stato ed è approfondire la storia del quartiere in cui è collocata la nostra sede, attraverso la raccolta di materiali e soprattutto di memorie relative a quel territorio .
Tra i tanti progetti realizzati ricordiamo:
“RACCONTIAMO IL QUARTICCIOLO” (2011-12). Progetto sviluppato e realizzato con il contributo del Municipio ex Roma VII in due scuole romane. Gli studenti hanno prodotto una mostra e un cortometraggio per raccontare il quartiere.
“DISINVOLTO” (2012-13) finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha affrontato sul campo il tema dell’interazione tra disabili e non in ambito sportivo. Le operatrici di Sguardoingiro, per conto di CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), hanno realizzato l’intero coordinamento dell’attività di reportage video, il montaggio dei video finali e la raccolta su DVD.
“OCCHIOALLACINTURA” Itinerari culturali fuori le mura tra Torpignattara e il Quadraro (Giugno e Luglio 2014). È il primo di una serie di ‘appuntamenti’ culturali alla scoperta del territorio tra arte, storia, architettura e ambiente nei quartieri costruiti attorno al centro di Roma.
Nel 2016 Sguardoingiro e La strada inaugurano GORDIANI IN COMUNE, uno spazio polivalente in via Pisino 30, assegnato alle due Associazioni dal Comune di Roma con il bando ” “Patrimonio bene comune” del 2015.
2) L’Associazione Sguardoingiro parteciperà a “ROMA Best Practices Awards 2017, Mamma Roma e i suoi figli migliori”, cosa rappresenta per voi questo premio?
La possibilità di far conoscere il più possibile le attività della nostra associazione , anche per creare sinergie con altri enti. Crediamo molto in progetti collettivi da realizzare con altre realtà a vario livello e pensiamo che ognuno abbia proprie specificità che possono raggiungere la massima espressione soltanto nei progetti di collaborazione.
3) Quale vostro progetto o iniziativa volete porre all’attenzione della giuria del premio?
L’associazione SGUARDOINGIRO lavora nel V Municipio di Roma e sin dall’inizio il nostro interesse principale è la storia di questo territorio, attraverso vari progetti. In particolare, nel 2016 insieme a “La strada” abbiamo inaugurato “Gordiani in comune” nella zona di Villa Gordiani. Un luogo che vuole diventare un centro di sinergie con il quartiere e offrire servizi e contributi alla vita sociale e culturale di tutta la comunità. Il progetto che presentiamo a Roma BPA2017 è la prima edizione di una nostra pubblicazione dal titolo “UNO SGUARDOINGIRO – IL QUARTIERE DEI GORDIANI AL COLLATINO”. È stato realizzato da marzo a luglio 2016, con testi di Monica Capalbi, Barbara Ceresi, Silvia Gonnella e Paola Romi, fotografie di Nilde Guiducci e Cinzia Paolino con la grafica di Barbara Ceresi e la revisione di Cristina Chiarotti.
Dopo un excursus storico e archeologico sul territorio antico e moderno, attraverso la narrazione dell’evoluzione e della mutazione in particolare della Villa dei Gordiani e delle aree limitrofe dall’antichità fino ai nostri giorni, il volume è arricchito da pratiche schede dedicate agli edifici principali, alle infrastrutture, alle abitazioni popolari, alle scuole e agli edifici di culto, che ne descrivono l’idea originale e i successivi cambiamenti, in una sorta di itinerario della memoria.
Le illustrazioni d’epoca e le fotografie di scorci moderni dei luoghi raccontati ci hanno aiutato a ricostruire le tappe fondamentali della memoria urbanistica e sociale della città. Le fonti orali, invece, ci hanno immerso in quei dettagli emotivi che solo chi li ha vissuti per esperienza diretta è in grado di ricordare. L’insieme di questi fattori è l’anima portante di questo volume, che vuole essere un contributo per un nuovo e più consapevole rapporto tra il territorio e gli abitanti, fondamentale per uno sviluppo che ne preservi l’identità anche per le future generazioni.
4) Per l’Associazione Sguardoingiro cosa si dovrebbe fare per dare risalto e valore al mondo dell’Associazionismo?
Favorire altre possibilità di conoscenza e di incontro come questa del premio. Sostenere le stesse con interventi di varia natura attraverso cooprogettazioni tra istituzioni ed associazioni reperimento di luoghi dove sviluppare i progetti e fornendo gli strumenti adeguati alla loro crescita.
5) una parola che rappresenti il lavoro che voi fate sul territorio e che volete venisse evidenziato dal Premio
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