Riforma terzo settore, grande partecipazione all’incontro con il vescovo Crociata
Si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione, consegnati dal vescovo Mariano Crociata e il presidente provinciale delle Acli Maurizio Scarsella, il ciclo di seminari organizzati da Acli in collaborazione con il Cesv e Spes (centri servizi per il volontariato) sulla riforma del terzo settore. L’ultimo appuntamento, quello del sei aprile scorso, è stato introdotto da una profonda analisi sul tema da parte del vescovo che nella conferenza episcopale italiana riveste il ruolo di presidente della commissione per l’educazione cattolica, la scuola e l’università.
I lavori sono stati coordinati dal Presidente provinciale delle ACLI Maurizio Scarsella e dalla rappresentante del CESV Simona D’Alessio. Le parole del Vescovo sono state seguite da dirigenti di tante organizzazioni locali, molte di derivazione nazionale, da amministratori locali e dalla neoeletta portavoce del Forum regionale del Terzo Settore del Lazio Francesca Danese, che proprio nel capoluogo pontino ha inaugurato il suo mandato.
L’intera cerimonia è stata trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Lazio Sociale, nuovo portale regionale edito dalla omonima associazione di promozione sociale e dedicato proprio al volontariato e al terzo settore.
“In questi mesi Latina è diventata un centro di confronto sui corpi intermedi e sul Terzo Settore, partendo da due novità: la riforma del Terzo Settore e la legge regionale del Welfare – ha commentato il direttore delle Acli provinciali di Latina Nicola Tavoletta. – Si sono susseguiti, tra gli altri, gli incontri di formazione organizzati dalle ACLI Provinciali di Latina in collaborazione con CESV e SPES del Lazio, l’incontro studi del Forum 015, i dibattiti tra le associazioni territoriali e le rappresentanze politiche, come quello voluto dal Gruppo al Senato del Pd a Latina, ma anche vari protocolli operativi come quello tra Confartigianato ed UCID oppure tra ACLI ed Hospice Insieme San Marco o ancora tra le stesse ACLI e Confcooperative. Si sente la voglia, proveniente dal basso, dal popolo, di volersi sentire responsabili all’interno del proprio territorio, tramite una partecipazione collettiva, comunitaria, attraverso dei corpi realmente rappresentativi. Una partecipazione – ha concluso Tavoletta – che appare sempre più necessaria in un contesto in cui le difficoltà dell’amministrazione pubblica appaiono evidenti. Le realtà del terzo settore hanno dimostrato come la volontà di impegnarsi allargando le alleanze sia concreta, non solo a livello d’intenti ma di azioni progettuali. Ora ci aspettiamo che le amministrazioni comunali diano vita a una stagione di collaborazione dato che i progetti e le proposte sul reperimento delle risorse ci sono”.