La storia. In America trovare lavoro è semplice, in Italia restano solo i pensionati

Michele Russo è un italiano emigrato in America. Vive a Lewiston, Maine Usa ed è customer care manager in un’azienda. Ha saputo che in Italia è stata varata la legge sul reddito di inclusione sociale ma da emigrato dice: “investite in ricerca e sviluppo, non in assistenza”

Il reddito di inclusione può essere considerata un iniziativa lodevole ma incompleta e non risolutiva. Il reale problema del paese Italia è il non sviluppo, la non crescita, una nazione in recessione cronica, con una classe politica incompetente ed inconcludente, che cieca continua a sbattere conto muri a destra e a manca. La gente ha si fame, ma di lavoro e di sviluppo, oltre che della quotidiana sopravvivenza. L’Italia è vecchia e stanca, non ci sono nascite e anche i non “cervelli” sono in fuga. Chi dovrà sostenere lo Stato se fra un po’ di anni non avremo più contribuenti in quanto tutti pensionati? Negli USA, dove pure i problemi non mancano, trovare un lavoro è semplicissimo, anzi, le aziende fanno fatica a trovare personale, qualificato e non. Io personalmente, Customer Care Manager in un’azienda qua nel Maine, ho impiegato 10 mesi per trovare un tecnico specializzato adatto alle esigenze del mio reparto e questo deve fare pensare molto. In Italia, in tanti, hanno puntato il dito sull’articolo 18 etc.. ma ora che tutto è cambiato, i risultati dove sono? In verità la ricetta è molto più semplice del previsto, bisogna investire in ricerca, sviluppo ed innovazione, concedendo più fondi alle università e diminuire la pressione fiscale alle aziende, incentivando chi investe nell’innovazione. Inoltre i nostri governanti, dovrebbero ascoltare le aziende e le loro problematiche in modo da prendere spunto e mettere in atto un vero e proprio “action plan” invece di “consegnare” alle aziende dei decreti legge preconfezionati che poi in realtà, dati alla mano non hanno aiutato proprio nessuno.

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