Nuova filiera dell’olio. Acli Terra: “Doppia tutela per consumatori e produttori”

 

Dall’uliveto alla tavola, in modo trasparente e sicuro. E’ questo l’obiettivo della nuova società consortile rinominata “Filiera olivicola-olearia italiana” costituita a Roma da diverse associazioni: AipoCnoUnapolUnasco e Unaprol per le associazioni di organizzazioni di produttori, Federolio per la federazione nazionale del commercio oleario, Assitol per l’associazione italiana dell’industria olearia, Aifo e Assofrantoi per il settore della trasformazione”. La nuova realtà sarà attiva su tutto il territorio nazionale e internazionale, come stabilito dal Regolamento Ue n. 1308/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013, oltre che dalle norme nazionali vigenti. “Fooi intende migliorare la conoscenza e la trasparenza della produzione e del mercato, prevedere il potenziale di produzione e rilevare i prezzi pubblici di vendita, coordinare l’offerta e la commercializzazione della produzione dei propri aderenti. In questa ottica, la società consortile è chiamata a contribuire a un migliore coordinamento delle modalità di immissione dell’olio di oliva sul mercato a esplorare potenziali piazze d’esportazione e a redigere contratti-tipo, evitando distorsioni del mercato” è stato il commento di Nicola Tavoletta, presidente provinciale di Acli Terra costellazione di cui fa parte l’associazione Unapol.  Fooi dovrà anche migliorare la produzione, vigilare sulla tracciabilità del prodotto a tutela dell’ambiente, limitando l’uso dei fitofarmaci e migliorando l’efficienza economica delle imprese. Un ruolo importante è anche attribuito nella difesa della qualità dei prodotti, nel definire condizioni più restrittive rispetto alla normativa europea e nel realizzare programmi di attività comuni.

Ma non è questa l’unica novità del mese di marzo per il settore olivicolo. Il ministero per le Politiche agricole, agroalimentari e forestali ha pubblicato sul proprio sito web l’avviso pubblico  per la selezione di proposte progettuali da parte di reti di imprese nel settore olivicolo-oleario. Un bando di cui potrà beneficiare la realtà consortile appena costituitasi.

Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per iniziative frutto di contratti di rete nella filiera olivicolo-olearia italiana. I programmi d’intervento presentati dalle reti di imprese devono avere un valore complessivo non inferiore a 200mila euro e non superiore a 400mila euro. La finalità del bando è quella di favorire investimenti condotti da reti di imprese che presentano un programma comune. La proposta deve essere finalizzata al miglioramento della competitività e della sostenibilità ambientale delle imprese coinvolte, deve favorire l’aggregazione tra più soggetti imprenditoriali, migliorare la commercializzazione al fine di valorizzare la qualità dell’olio, favorire l’innovazione e la sostenibilità nella fase della commercializzazione.   “La produzione di olio costituisce una delle eccellenze del nostro territorio – ha sottolineato il consigliere provinciale di Acli Terra Agostino Mastrogiacomo – si tratta di prodotti di qualità che spesso però subiscono una concorrenza sleale da parte di produttori esteri facilitati da una normativa nebulosa. Grazie a questi finanziamenti ma soprattutto alla creazione di filiere che certificano tutti i segmenti della produzione il consumatore sarà garantito e potrà finalmente scegliere i prodotti locali che possono non essere i più economici ma di certo sono i più genuini se rispettano alcuni precisi standard di produzione e spremitura”.

“Presso le sedi Acli provinciali di Latina è inoltre possibile richiedere informazioni ricevere sostegno e orientamento per la partecipazione al bando” ha concluso Nicola Tavoletta.

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